sabato 22 maggio 2010

INTERROGAZIONE SUL REGOLAMENTO COSAP DI OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO
(modificato dalla magggioranza in consiglio per bloccare l'uso dei nostri due pannelli informativi mobili...!!! ...Ndr)
inviata il 20.05.2010 per il Consiglio Comunale del 27.05.2010

Stante la modifica del regolamento COSAP, voluta con un atto di arroganza e di superficialità da questa maggioranza, ho richiesto in segreteria il nuovo regolamento perché le norme,anche se incomprensibili e surreali, vanno rispettate fino a quando ragione non prevalga per cambiarle .
Ricevutolo, l’ho letto e,sorpresa delle sorprese, ho trovato che è stato modificato l’articolo 7,relativo alle occupazioni temporanee,oltreché l’articolo 13.
Evidentemente sto invecchiando,la memoria fa cilecca ,ho pensato, ed ho riletto il verbale della seduta consiliare in questione.

Riporto testualmente le parole del nostro dirigente:” Per quanto riguarda le modifiche che avevamo proposto al regolamento per il canone di occupazione degli spazi di aree pubbliche, a seguito di una richiesta di chiarimenti che ho personalmente avuto da parte della Consigliera L’Altrelli, abbiamo depositato agli atti di questo Consiglio Comunale un supplemento istruttorio. In realtà, facendo un approfondimento, la modifica che avevamo proposto e quindi discussa in prima commissione aveva una allocazione non corretta, e quindi la modifica che proponevamo all’articolo 7, con l’aggiunta di un comma (il comma 7) l’abbiamo chiarito nel supplemento istruttorio, abbiamo modificato il contenuto della prescrizione, non nella sostanza ma nella forma. Quindi, quello che avevamo inizialmente messo all’articolo 7 comma 7 viene traslato all’articolo 13 comma 2 lettera e. il motivo è molto semplice, la prescrizione riguarda tutte le concessioni di suolo pubblico, e quindi risulteranno in carico a qualsiasi concessionario, e non solo, come poteva sembrare inizialmente, per coloro che richiedono occupazioni temporanee che, anche per la loro brevità, risultano essere esenti dal pagamento del canone.”

Mi viene spontanea una considerazione :
Il cittadino sente vicina a sé la politica se questa si sforza di essere se non autorevole almeno seria e non frutto di azioni che seguono solo interessi di parte soprattutto perché sa che chi oggi siede al governo di una istituzione domani potrebbe essere all’opposizione e viceversa. E’ interesse di tutti che soprattutto le regole siano chiare, trasparenti e non frutto di necessità contingenti per colpire qualcuno.

Chiarita, e spero che lo facciate, la incongruenza della doppia prescrizione,nonostante le affermazioni fatte in consiglio dal massimo dirigente del Comune, torno sul tema che rischia di farci veramente cadere nel ridicolo come istituzione e nell’affrontare il quale ci si sente, inevitabilmente, in imbarazzo. Quindi

Chiedo

chiarimenti sulla norma , che ridefinisco surreale, per cui “le postazioni, con le quali si occupa il suolo, devono essere costantemente presidiate, pena la loro rimozione con spese a carico del concessionario” (art 13 comma 2 e).

Fra queste occupazioni da presidiare costantemente risultano, all’art 26, addirittura le tabelle indicative delle stazioni o fermate e degli orari dei servizi pubblici di trasporto, le rastrelliere e attrezzature per deposito cicli, festoni, addobbi, luminarie. Come ha ben chiarito la Dottoressa Bonaccurso nel suo intervento in Consiglio “è una prescrizione per tutti” i tipi di occupazione del suolo pubblico.

Ed ancora
Chiedo

come intende ora l’amministrazione affrontare le decine di occupazioni che da un brevissimo censimento mi risultano non presidiate costantemente, fra le quali faccio rilevare anche l’occupazione con transenne di via Roma per i problemi al manto stradale. Intende sanzionare ed estirpare i cartelli dei bus, le fioriere, le rastrelliere bici, gli spazi occupati all’esterno dai bar, i palchi delle sagre, i cantieri per lavori pubblici, gli stand delle feste di partito….etc ?.

Saremo costretti come forza politica locale per far rispettare il regolamento deliberato, pur col nostro voto contrario e nell’imbarazzo estremo che dicevamo prima,a segnalare le occupazioni non presidiate per chiederne la sanzione e rimozione alle autorità competenti, mortificando così il ruolo di vigilanza e di controllo a cui sono preposte ?

Noi continuiamo a proporre vivamente, che la norma, frutto di uno scivolone, sia cancellata. Sappiamo di recare turbamento ad alcuni consiglieri che avevano asserito di essere contenti perché la norma in questione avrebbe garantito la sicurezza dei cittadini . Ma a questi faccio notare che oltre al ridicolo a cui ci si espone nel mantenerla ed alla impossibilità di attuarla, già nel regolamento sono presenti elementi sufficienti per garantire la cittadinanza.

Chiedo
infatti alla sindaco se non sia sufficiente quanto già contenuto in :
art 13 comma 1 : l’obbligo da parte del concessionario, di rispondere in proprio di tutti i danni, senza riguardo alla natura e all’ammontare dei medesimi, che possono derivare a terzi per effetto dell'occupazione
art 17 comma 1: Il concessionario, nella esecuzione dei lavori connessi alla occupazione autorizzata, deve osservare le norme tecniche e pratiche previste in materia dalle leggi, dai regolamenti e dagli usi e consuetudini locali.

Chiedo

infine se risponda al vero la notizia che per superare i vincoli che bloccherebbero di fatto qualsiasi manifestazione sul territorio (culturale, sportiva, religiosa, politica…) si intenderebbe dare un’ “interpretazione” alla norma per cui strutture certificate non richiederebbero il presidio permanente. Se così fosse , ciò costituirebbe un’estensione illegittima non prevista affatto dalla prescrizione, per quanto la si provi a stiracchiare, e quindi una modifica di un regolamento che può essere attuata solo con il voto del consiglio comunale, che è l’unico abilitato su questa materia, almeno fino a quando valgono le regole della nostra democrazia.

Adriana L’Altrelli
Lista civica “C’è bisogno di rinnovamento”

Nessun commento:

Posta un commento