martedì 20 aprile 2010

Interrogazione al Sindaco
in discussione al prossimo Consiglio Comunale

Nella seduta consiliare del 30 marzo scorso, abbiamo appreso che la caserma dei Carabinieri, inserita nel PRU del Garibaldi 2 , è stata cancellata dai programmi giuntali a causa del mancato nulla osta del Ministero degli interni.
Mi si ricorda spesso di aver fatto parte delle coalizioni di centrosinistra che hanno retto il territorio nell’ultimo decennio e, proprio perché ho partecipato alla definizione del progetto di recupero, sono piuttosto preoccupata da quanto la sindaco ha affermato,poiché rammento bene una serie di fatti e di atti documentati e documentabili che brevemente elenco:

-nell’ottobre del 2002 l’adesione al PRU del Ministero dell’Interno viene comunicata con una lettera del Prefetto Iovino
-nel 2005 arrivano le note del Ministero ,formulate nel 2003, in cui si dichiara non idonea la localizzazione della caserma all’interno del Garibaldi 2 e si invita il Comune a formulare proposte innovative
-tra il 2005 ed il 2007 si svolge tra Ministero e Comune uno scambio di comunicazioni relative al nuovo progetto
-2 marzo 2009 giunge nota della Prefettura di Bologna che invita il Comune a presentare il progetto,corredato di quadro economico, per la nuova caserma nella nuova area(adiacente al Millennium ),progetto visto ed approvato sia dalla Prefettura sia dalla struttura tecnica del Comando provinciale dei Carabinieri
Sulla base della nota, il progetto preliminare ed il quadro economico vengono redatti dall’ ingegner Lorrai e sono pronti per l’invio alla Prefettura ed al Comando dei Carabinieri quando è cessato il mandato. Alla definizione di questa nuova soluzione segue l’avvio di una fase esecutiva per il reperimento di alloggi per le forze dell’ordine, all’ interno del comparto utilizzato a supporto del piano di recupero, quello retrostante la nuova Coop, per intenderci.
A fronte di quanto ricordo e di quanto invece sostiene l’attuale giunta


Chiedo

-Quando si parla di mancato nulla osta del Ministero dell’Interno si fa riferimento alla comunicazione del 2003 o esistono atti più recenti?
-Cosa avverrà della convenzione con la Regione, in cui erano previsti 1.500.000 di euro per il capitolo sicurezza, afferente alla costruzione della caserma?
-Quali azioni ha previsto la giunta per non perdere il finanziamento ,visto che in nome della sicurezza si inaugura il “più grande murales d’Italia” che nulla ha che a vedere con la prevenzione e la repressione necessarie a prevenire ed arginare fenomeni come spaccio e prostituzione ?
-Qual è il gruppo di lavoro che si occupa di seguire il progetto ?
-Quali sono le soluzioni che la giunta intende prendere per risolvere l’annoso problema caserma, evitando che il nostro territorio perda il necessario presidio delle forze dell’ordine,così come da più parti si vocifera?


La lettura dei giornali,poi, ci ha dato ulteriori motivi di preoccupazione e quindi ancora

Chiedo

-Sempre a proposito di caserma,come mai nessuno si è accorto che nel 2008 “i cantieri fossero già partiti”,come ha affermato la sindaco nel Domani del 17 aprile scorso?
-Perché la sindaco non ha utilizzato l’aggettivo municipale accanto al termine Polizia, parlando del futuro insediamento, per non ingenerare inutili confusioni o aspettative nella popolazione?
-In quale capitolo del bilancio sono previsti i 240.000 euro per sanare il debito condominiale?
-Perché si è parlato di 35 nuovi alloggi pubblici entro luglio quando(verbale del 26 novembre 2009) la sindaco afferma che gli alloggi, come da accordi di programma, saranno sì pronti nei primi mesi del 2010( e luglio non è tra i primi mesi dell’anno!!) ma non utilizzabili perché destinati alla funzione di case parcheggio per gli abitanti del Garibaldi 2?
Anche qui, perché ingenerare artatamente false aspettative non realizzabili nell’immediato?

E per concludere chiedo ancora

Si intende dare ascolto all’invito del Difensore Civico Regionale e dare finalmente risposta alla richiesta ,protocollata il 26 gennaio scorso, di conoscere l’esatta situazione rispetto allo stato di avanzamento dei lavori del Garibaldi 2 o si vuole continuare a far cadere le domande nel vuoto, così come già avvenuto in tutte le sedute consiliari in cui la sottoscritta , a nome e per conto dei cittadini che rappresenta, ha rivolto domande su argomenti specifici perché fare politica non significa parlare del” sesso degli angeli” o di “ aria fritta”?

Adriana L’Altrelli
Lista civica “ C’è bisogno di Rinnovamento”

LA CASERMA DELLE MEZZE VERITA’
LA CASERMA DEI CARABINIERI E’ CANCELLATA DALLA GIUNTA
NON DAL MINISTERO DEGLI INTERNI

(MA LA SICUREZZA E’ GARANTITA...DAL MURALES PIU’ GRANDE D’ITALIA)

E’ di questi giorni la polemica sui giornali sulla cancellazione della caserma a cui la Sindaco Priolo ha ribattuto che la colpa è da attribuire al mancato nulla-osta del Ministero degli interni.

I promotori della nostra lista civica hanno fatto parte della coalizione di maggioranza che ha governato dal 1999 al 2009 e quindi vorremmo contribuire a fare luce su questo progetto che nacque proprio da una nostra proposta di inserire nel progetto di recupero del Garibaldi 2 anche la nuova caserma dei carabinieri, fatta nel 1999, in sede di formazione della coalizione. Il progetto trovò poi nell’operato delle Giunte Prencipe ed in particolare dell’assessore Turrini delegato al piano di recupero socio-urbanistico, la sua formalizzazione.

L’iniziale proposta di inserire la caserma all’interno del complesso, co-finanziata in convenzione con la Regione Emilia Romagna per un totale di 1 milione e mezzo di euro nell’ambito di capitoli per la sicurezza, venne respinta dal ministero per ragioni logistiche ed il documento fu notificato al Comune nel 2005. Dopo un lungo e delicato lavoro si arrivò alla soluzione di realizzare la caserma in una zona a fianco al Garibaldi 2 e questa proposta ricevette nel 2009 l’approvazione della prefettura di Bologna che richiese di avere il progetto. (i documenti sono tutti in nostro possesso)
Si iniziò quindi la fase esecutiva che prevedeva il reperimento di risorse e di alloggi per la forze dell’ordine all’interno del comparto in zona coop utilizzato proprio a supporto del piano di recupero.

Le attività furono sospese all’approssimarsi delle elezioni comunali, in un clima di conflittualità “interna” del PD e dei suoi nuovi alleati nei confronti della giunta in carica e di piena ostilità ai progetti politici di vero rinnovamento della nostra Lista Civica di Sinistra.

Nel Consiglio Comunale del 30 marzo abbiamo scoperto che silenziosamente la nuova caserma dei carabinieri è stata cancellata dai programmi della giunta e per evitare le mezze verità abbiamo 4 domande da rivolgere al Sindaco per il bene della cittadinanza:
1 - Perché il Sindaco sostiene che il ministero non ha dato il nulla-osta ed a che documento in dettaglio si riferisce, a quello sorpassato del 2005 o ad altri atti più recenti?
2 - Che fine faranno i soldi previsti nella convenzione con la Regione e quali azioni farà per evitare che siano cancellati e che rimangano dedicati al Garibaldi 2 ed ai temi della sicurezza?
3 - Perché ha smantellato di fatto il gruppo di lavoro che seguiva il progetto del Garibaldi 2 dissipando la esperienza preziosissima accumulata in un progetto che vede investite risorse pari ad almeno un intero bilancio comunale (18 milioni di Euro)?
4 - Che azioni ha in animo di svolgere per evitare fratture con Ministero e Arma dei Carabinieri e che a fronte di questa scarsa predisposizione per il tema caserma si corra il rischio di una possibile a cancellazione dell’indispensabile Presidio di Calderara?


Concludiamo con la notizia che con un fumoso ed intricato discorso socio-urbanistico la Sindaco Priolo nello stesso Consiglio ha sostenuto che la sicurezza del complesso del Garibaldi 2 sarebbe stata molto migliorata con il gigantesco murales, costato ben 30.000 euro, appena realizzato, mentre il completamento dei lavori di recupero è in enorme ritardo.

A saperlo la Giunta precedente e le Forze dell’Ordine invece che impegnarsi per anni in un costoso, faticoso e pericoloso progetto di risanamento sociale ed architettonico avrebbero potuto molto più semplicemente dotarsi di … bombolette di vernice.

146 a 140 ?


E’ il risultato di un combattuto incontro di pallacanestro fra forze politiche consiliari? NO, è la differenza apparente in migliaia di Euro fra i soliti “annunci” della Giunta Priolo e le proposte concrete della nostra lista sul tema della crisi economica locale. Peccato che la sfida non si giochi al centro Sportivo Pederzini ma sulla pelle dei lavoratori e delle famiglie investite dalla crisi delle nostre aziende.

Nel 2009 il Sindaco ha propagandato un “piano anticrisi” frutto di “strategici” accordi con CNA e Sindacati : la possibilità per le aziende fornitrici del Comune di ottenere anticipazioni da parte della Banca che fa da Tesoreria al Comune in presenza di ritardi nei pagamenti comunali ed un intervento di riduzione per 31.000 euro sulle tariffe scolastiche comunali per le famiglie di dipendenti che lavorano in aziende in difficoltà.

Avevamo perplessità sulla sua efficacia: per ottenere le anticipazioni le aziende dovevano sborsare ulteriori interessi (perché, visto che dovrebbe essere il Comune a pagare penalità per il ritardo?) e le famiglie in crisi con figli in strutture scolastiche comunali ci sembravano una fetta marginale, inoltre i soldi previsti erano una partita di giro da altri capitoli del sociale e siamo contrari a spostare risorse da una difficoltà sociale ad un’altra.

I fatti ci hanno dato ragione : 1 (una) sola azienda nel 2009 ha acceduto alle anticipazioni e solo 4.000 euro saranno erogati per le riduzioni tariffarie. TANTO RUMORE PER NULLA? Peggio: il costo burocratico-propagandistico ha sicuramente superato gli effetti benefici di questi due pannicelli caldi.

Visto lo scarsissimo impegno nei fatti sulla crisi, in sede di approvazione del Bilancio Preventivo 2010 al Consiglio comunale di marzo abbiamo presentato una mozione (vedi post precedente) per destinare una cifra pari all’1% del bilancio di spesa corrente (quindi circa 140.000 Euro aggiuntivi) per la costruzione di un Fondo per il lavoro (per dipendenti, precari, autonomi conto terzi e piccoli artigiani) non solo per sostenere le emergenze ma per un progetto strategico. Il Fondo sarebbe finanziato in maniera molto bilanciata:
1 - destinando una parte delle entrate da oneri di urbanizzazione non solo ad investimenti infrastrutturali ma per finanziare anche la necessaria spesa corrente generata dalla necessità di manutenzione delle opere realizzate, liberando così risorse da immettere nel Fondo.
2 - tramite risparmi sulla spesa corrente derivanti dalla attivazione delle tecniche di Controllo di Gestione.

La parte tecnica non è stata nemmeno capita dal Consigliere Gherardi Capogruppo di Centrosinistra che ha obiettato che diminuiremmo le risorse per la manutenzione (che invece potrebbero aumentare) e (in parte) dal Sindaco che ritiene virtuoso destinare tutta l’entrata da oneri di urbanizzazione agli investimenti, tacendo che i Comuni si trovano poi in estrema difficoltà nel mantenere quello che si è realizzato (vedi ad es. buche nelle strade e acqua nelle scuole) creando le premesse per il degrado delle opere.

La parte politica della mozione è stata rifiutata in blocco. La maggioranza ha detto pubblicamente che fa già abbastanza per la crisi (!!!) e che non è possibile scucire un euro in più. La mozione è stata respinta con i voti compatti anche della destra, allergica per natura alla parola “crisi” (che se c’è stata è già alle nostre spalle come dice Berlusconi) per la quale le soluzioni devono essere lasciate a Provincia e Regione, il Comune si occupi di altro (i cittadini ringrazieranno di questa sensibilità !).

Poi, sorpresa pasquale! Il Consigliere di maggioranza Torre (del PRC) presenta un ordine del giorno per stanziare altri 40.000 euro per gli stessi scopi della nostra mozione. Naturalmente voto favorevole della maggioranza che si autocelebra per la sua improvvisa magnanimità, che supera i problemi insormontabili di pochi minuti prima (!!!). Incredibile ma vero.

Raccogliendo tutte le cifre di spesa sociale “riconducibili” in qualche modo al sostegno alle famiglie (anche se presenti nei bilanci di quando la crisi non c’era e quindi non sono soldi freschi ed aggiuntivi) e sommando i 40.000 che non si sa come verranno finanziati e se e come verranno spesi il Sindaco propaganda un benedetto risultato di 146.000 euro che le permette di tirare il fiato. Crede di avere vinto la partita con la lista civica per ben 6.000 euro di distacco, ma i suoi 146.000 hanno il “barba trucco”, i cittadini potranno fare i conti e verificare.

Siamo comunque orgogliosi di aver strappato la promessa di questi nuovi 40.000 e faremo di tutto perché siano “freschi” e non frutto di alchimie di Bilancio e che raggiungano lo scopo previsto: aiutare nei fatti i lavoratori.

CALDERARA SICURA PERCHE’ PROTETTA DALLE PERICOLOSE FIORIERE?(VORREMMO DARE UN SENSO A QUESTA STORIA ANCHE SE QUESTA STORIA UN SENSO NON CE l’HA)


E’ stata presentata dalla Giunta di Calderara una modifica al REGOLAMENTO GENERALE PER L’APPLICAZIONE DEL CANONE PER L’OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE (COSAP) per cui le occupazioni temporanee a titolo gratuito debbono essere PRESIDIATE COSTANTEMENTE (quindi giorno e notte senza interruzioni).

La norma aggiunta è la seguente:“Le postazioni devono essere costantemente presidiate, pena la loro rimozione con spese a carico dell’occupante.”


La nostra Consigliera Adriana L’Altrelli ha cercato di capire il senso di questa modifica e di sistemare col Direttore Generale Bonaccurso in bonis la questione perchè non è chiaro quale bene pubblico sia tutelato da questa norma (la responsabilità civile di chi fa occupazioni è già garantita dalle leggi) e perchè se un qualche bene è tutelato lo sia solo in caso di occupazione temporanea e gratuita. Risultato? La Dottoressa Bonaccurso ha riconosciuto la giustezza delle osservazioni per cui ha variato l’articolo in modifica ….estendendo l'obbligo del PRESIDIO PERMANENTE a TUTTE le occupazioni in esenzione (quindi compresi festoni luminarie natalizie, rastrelliere per bici e fioriere)
Con tale modifica il Regolamento COSAP è stato portato in Consiglio Comunale di mart. 30 marzo e votato dalla maggioranza che non ha voluto sentire ragioni.


Il Direttore Generale ha spiegato che la norma rende esplicito il contenuto del regolamento che prescrive già che chi fa occupazioni di suolo pubblico debba possedere una autorizzazione che va esibita in caso di controllo, ma visto che un banchetto (od una fioriera) non parlano allora ne discende che il presidio permanente da parte di una persona di tutte le occupazioni è obbligatorio. Il percorso logico che porta a simili affermazioni è francamente surreale prima ancora che inaccettabile.


Ma di più !! E’ stato aggiunto e commentato dai consiglieri comunali della maggioranza che questa norma migliora la sicurezza dei cittadini. Che altrimenti senza presidio costante sarebbero in balia di voraci fioriere, di aggressive rastrelliere, di tabelloni vaganti senza permesso di soggiorno?
La norma citata del presidio rischia di bloccare qualsiasi attività quali sagre e feste di paese non potendo certo garantirne il rispetto. Dovranno essere presidiate anche le tabelle con gli orari dei bus! A che serve? Che senso ha?


L’unica ragione plausibile trae origine dal fatto che la nostra Lista Civica di Sinistra ogni tanto usa 2 tabelloni mobili informativi ed alla coalizione che va dal PD a PRC questo proprio non va. Non sopportano civici “eretici” a sinistra che hanno eroso con un inaspettato 6% quello che considerano il “loro” patrimonio elettorale.

Più volte siamo intervenuti perchè rispettino le regole come apparso anche sui giornali di informazione in periodo elettorale. Poiché fanno fatica a rispettare le regole ora tentano di modificarle per evitare una informazione non omologata? Usano quindi i funzionari comunali ed i regolamenti per futili scopi di parte? Hanno così paura di voci diverse e libere?


Speriamo che non sia così, a questo non sono chiamati gli enti locali e da simili comportamenti i cittadini sono sempre più portati ad allontanarsi dalla politica ed a considerare questa sinistra poco autorevole e in grado di pensare meno al bene comune e molto di più alle beghe partitiche e di poltrona.


ALLEGATO

Elenco di alcune delle occupazioni suolo pubblico
per cui è previsto il presidio costante


2. Le occupazioni temporanee realizzate per manifestazioni ed iniziative celebrative, politiche,sindacali, culturali , religiose, assistenziali, comunque aventi finalità sociali ed umanitarie,ricreative e sportive, non comportanti attività di vendita o di somministrazione e di durata non superiore a 24 ore.
7. Le occupazioni sovrastanti il suolo pubblico con festoni, addobbi, luminarie e simili, in occasione di festività o ricorrenze civili o religiose;
8. Le occupazioni occasionali con fiori e piante ornamentali, effettuate in occasione di festività, ricorrenze o celebrazioni, purchè non collocati a delimitazione di spazi di servizio;
9. Le occupazioni con rastrelliere e attrezzature per deposito cicli;
10. Le occupazioni con tabelle indicative delle stazioni o fermate e degli orari dei servizi pubblici di trasporto, nonchè le tabelle che interessano la circolazione stradale, purchè non contengano indicazioni di pubblicità;
12. Le occupazioni del sottosuolo stradale per allacciamenti fognari e con condutture d'acqua potabile o d'irrigazione dei fondi e, comunque, le occupazioni di suolo realizzate con innesti e allacci a impianti di erogazione di pubblici servizi;
13. Le occupazioni con apparecchi automatici e simili ;
14. Le occupazioni di spazi assegnati e riservati al parcheggio di auto dei residenti, se già assoggettati al pagamento di somma, comunque definita, per tale specifico uso;
18. Le occupazioni effettuate per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
20. Le occupazioni effettuate da coloro che promuovono manifestazioni ed iniziative a carattere politico purchè l'area occupata non ecceda i 10 metri quadrati;
25. Le occupazioni effettuate dai creatori delle opere del proprio ingegno;
26. Le occupazioni effettuate dai partecipanti ai mercatini, sagre, iniziative culturali, ecc., istituiti dal Comune con deliberazione della Giunta Comunale, a carattere sperimentale;