martedì 20 aprile 2010


146 a 140 ?


E’ il risultato di un combattuto incontro di pallacanestro fra forze politiche consiliari? NO, è la differenza apparente in migliaia di Euro fra i soliti “annunci” della Giunta Priolo e le proposte concrete della nostra lista sul tema della crisi economica locale. Peccato che la sfida non si giochi al centro Sportivo Pederzini ma sulla pelle dei lavoratori e delle famiglie investite dalla crisi delle nostre aziende.

Nel 2009 il Sindaco ha propagandato un “piano anticrisi” frutto di “strategici” accordi con CNA e Sindacati : la possibilità per le aziende fornitrici del Comune di ottenere anticipazioni da parte della Banca che fa da Tesoreria al Comune in presenza di ritardi nei pagamenti comunali ed un intervento di riduzione per 31.000 euro sulle tariffe scolastiche comunali per le famiglie di dipendenti che lavorano in aziende in difficoltà.

Avevamo perplessità sulla sua efficacia: per ottenere le anticipazioni le aziende dovevano sborsare ulteriori interessi (perché, visto che dovrebbe essere il Comune a pagare penalità per il ritardo?) e le famiglie in crisi con figli in strutture scolastiche comunali ci sembravano una fetta marginale, inoltre i soldi previsti erano una partita di giro da altri capitoli del sociale e siamo contrari a spostare risorse da una difficoltà sociale ad un’altra.

I fatti ci hanno dato ragione : 1 (una) sola azienda nel 2009 ha acceduto alle anticipazioni e solo 4.000 euro saranno erogati per le riduzioni tariffarie. TANTO RUMORE PER NULLA? Peggio: il costo burocratico-propagandistico ha sicuramente superato gli effetti benefici di questi due pannicelli caldi.

Visto lo scarsissimo impegno nei fatti sulla crisi, in sede di approvazione del Bilancio Preventivo 2010 al Consiglio comunale di marzo abbiamo presentato una mozione (vedi post precedente) per destinare una cifra pari all’1% del bilancio di spesa corrente (quindi circa 140.000 Euro aggiuntivi) per la costruzione di un Fondo per il lavoro (per dipendenti, precari, autonomi conto terzi e piccoli artigiani) non solo per sostenere le emergenze ma per un progetto strategico. Il Fondo sarebbe finanziato in maniera molto bilanciata:
1 - destinando una parte delle entrate da oneri di urbanizzazione non solo ad investimenti infrastrutturali ma per finanziare anche la necessaria spesa corrente generata dalla necessità di manutenzione delle opere realizzate, liberando così risorse da immettere nel Fondo.
2 - tramite risparmi sulla spesa corrente derivanti dalla attivazione delle tecniche di Controllo di Gestione.

La parte tecnica non è stata nemmeno capita dal Consigliere Gherardi Capogruppo di Centrosinistra che ha obiettato che diminuiremmo le risorse per la manutenzione (che invece potrebbero aumentare) e (in parte) dal Sindaco che ritiene virtuoso destinare tutta l’entrata da oneri di urbanizzazione agli investimenti, tacendo che i Comuni si trovano poi in estrema difficoltà nel mantenere quello che si è realizzato (vedi ad es. buche nelle strade e acqua nelle scuole) creando le premesse per il degrado delle opere.

La parte politica della mozione è stata rifiutata in blocco. La maggioranza ha detto pubblicamente che fa già abbastanza per la crisi (!!!) e che non è possibile scucire un euro in più. La mozione è stata respinta con i voti compatti anche della destra, allergica per natura alla parola “crisi” (che se c’è stata è già alle nostre spalle come dice Berlusconi) per la quale le soluzioni devono essere lasciate a Provincia e Regione, il Comune si occupi di altro (i cittadini ringrazieranno di questa sensibilità !).

Poi, sorpresa pasquale! Il Consigliere di maggioranza Torre (del PRC) presenta un ordine del giorno per stanziare altri 40.000 euro per gli stessi scopi della nostra mozione. Naturalmente voto favorevole della maggioranza che si autocelebra per la sua improvvisa magnanimità, che supera i problemi insormontabili di pochi minuti prima (!!!). Incredibile ma vero.

Raccogliendo tutte le cifre di spesa sociale “riconducibili” in qualche modo al sostegno alle famiglie (anche se presenti nei bilanci di quando la crisi non c’era e quindi non sono soldi freschi ed aggiuntivi) e sommando i 40.000 che non si sa come verranno finanziati e se e come verranno spesi il Sindaco propaganda un benedetto risultato di 146.000 euro che le permette di tirare il fiato. Crede di avere vinto la partita con la lista civica per ben 6.000 euro di distacco, ma i suoi 146.000 hanno il “barba trucco”, i cittadini potranno fare i conti e verificare.

Siamo comunque orgogliosi di aver strappato la promessa di questi nuovi 40.000 e faremo di tutto perché siano “freschi” e non frutto di alchimie di Bilancio e che raggiungano lo scopo previsto: aiutare nei fatti i lavoratori.

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